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Scritto da Giorgio Nicoli
06 giugno 2017
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Senti spesso parlare di Conversion Rate Optimization e non sai bene a cosa esattamente si fa riferimento? Niente paura, ci pensa Yourbiz: in questo articolo, qualche chiarimento sulla CRO, a partire dalla definizione e dalle attività pratiche che ne conseguono.

 

CRO è una sigla tecnica che da qualche anno sta investendo il mondo del marketing online, e in particolare degli e-commerce (negozi su internet).

 

Una pratica ormai ampiamente diffusa, ma conosciuta e praticata solo da poche agenzie specializzate, che consente di ottenere più vendite e fatturato dallo stesso numero di visitatori. In pratica, non dovrai curarti più di come aumentare il traffico sul sito internet, ma di come gestire il tuo pubblico attuale per ottenere esattamente quello che vuoi da loro: che acquistino online.

 

L’acronimo sta ad indicare i termini in lingua inglese “Conversion Rate Optimization”, una frase che include due componenti molto importanti, che iniziamo ad esaminare con attenzione:

 

  • Conversion Rate, in italiano “tasso di conversione”, che definiamo come il numero di visitatori che converte sul totale degli utenti (non ti preoccupare se qualcosa non è chiaro, adesso ci torniamo con maggiore dettaglio);
  • Optimization, ovvero il processo di cui si cura l’agenzia: il miglioramento dei processi e delle performance, per accrescere il tasso di conversione.

 

Partiamo dal tasso di conversione (CR)

 

La conversion rate (“tasso di conversione”) è un numero percentuale molto importante per i siti web, che consente di valutare le performance in relazione ad un obiettivo specifico desiderato.

 



 

Mi spiego meglio: se hai un e-commerce, quello che vuoi è che gli utenti acquistino online. La tua conversione di riferimento è dunque un ordine sul tuo sito web; ci possono essere anche conversioni secondarie (o micro-conversioni) che avvicinano l’utente all’acquisto, come l’iscrizione alla newsletter, il download di un catalogo o la compilazione di una form di contatto.

 

In altri casi di riferimento, come un sito vetrina b2b, la conversione principale è invece di norma rappresentata dalla compilazione di un modulo di contatto per la richiesta di un preventivo; anche in questo caso vi sono micro-conversioni, per esempio la visualizzazione di un video o di pagine importanti all’interno del sito web.

 

Non tutti gli utenti che approdano sul sito web – ahimè! – soddisferanno l’obiettivo principale individuato (ordine, compilazione del modulo di contatto…). Per questo, si misurano le performance verso l’obiettivo con un rapporto percentuale che definiamo tasso di conversione:

 

CONVERSION RATE = VISITATORI CHE CONVERTONO / VISITATORI TOTALI * 100

 

Esempio pratico: il mio sito web ha totalizzato 50 visite oggi; un solo utente ha acquistato online. Il mio tasso di conversione è pari a 1 / 50 * 100 = 2%

 

In media, il tasso di conversione di un e-commerce si aggira tra lo 0,8% e il 2%. Il motivo di tale “debolezza” risiede nel fatto che molti utenti che approdano sul sito web non sono affatto interessati ad acquistare, oppure non sono ancora pronti. In questo senso, continuare ad aumentare il traffico del sito internet (con tutte le tecniche inbound ed outbound del web marketing) è una strada percorribile per aumentare gli ordini, ma è anche la più costosa.

 

La CRO inverte la logicaconcentrandosi sul traffico attuale invece che su quello che sarebbe possibile ottenere investendo un grande ammontare di denaro, e cercando dunque di aumentare gli ordini valorizzando il numero di visitatori attuali.

 

La “O” della Conversion Rate Optimization

 

Eccoci dunque all’ottimizzazione. Il tasso di conversione può essere curato, analizzato e migliorato grazie ad una serie di tecniche che coinvolgono a tutto tondo il progetto web. Una sorta di “analisi medica” dell’e-commerce, per individuare punti di forza e di debolezza, giocando sui primi ed eliminando i secondi.

 

L’approccio della nostra agenzia web verso questo processo è quello dell’assegnazione del negozio online ad un temporary e-commerce manager, che prenda a cuore a tutto tondo il progetto, studiandolo nei minimi dettagli per aumentare via via le performance. Il risultato è quello dell’aumento del tasso di conversione, che implica un aumento di vendite, carrello medio e fatturato.

 

Non c’è una ricetta perfetta per la Conversion Rate Optimization, ma possiamo elencare di seguito una serie di attività che possono coinvolgere il temporary e-commerce manager quotidianamente nei progetti web:

 

  • Analisi del sito web, attraverso tecniche quantitative (web analytics, mappe di calore, eye tracking) e qualitative (registrazioni delle sessioni, sondaggi online, user testing).
  • Analisi della concorrenza, attraverso strumenti automatici e manuali.
  • Ottimizzazione delle pagine web (in termini di velocità, comunicazione, design, esperienza dell’utente), a partire dalle analisi sopra citate.
  • Tecniche di up-selling e cross-selling per spingere gli utenti già in essere ad acquistare nuovamente, con maggiore intensità e frequenza.
  • Tecniche di lead nurturing per spingere gli utenti che hanno effettuato una micro-conversione a spingersi nel tempo verso la conversione principale.
  • Automatizzazione dei processi (es: suggerimenti automatici dei prodotti) per spingere alla conversione i nuovi utenti sul sito web.
  • Tecniche di exit intent (pop-up, e-mail di recupero) per prevenire l’abbandono del sito web e invitare gli utenti all’acquisto.
  • Gestione automatica dei prezzi, in relazione alla concorrenza (pricing dinamico).
  • Miglioramento del customer care e dei processi di supporto post-vendita.
  • Strategie di comunicazione in relazione ai prodotti e al periodo dell’anno, sfruttando newsjacking e promozioni stagionali.

 

Alcuni risultati che si possono ottenere con la CRO

 

Di seguito, voglio presentarti un paio di clienti che hanno lavorato con temporary e-commerce manager della nostra agenzia web, ottenendo risultati davvero concreti e tangibili.

 



 

Un negozio (fisico e online) del Nord Italia, specializzato in prodotti per il tempo libero e lo sport, è al secondo anno di contratto CRO: con il nostro supporto, ha portato il tasso di conversione medio da 0,7% a 1,3%. In termini pratici, questo significa centinaia di migliaia di euro di fatturato in più ogni anno, a partire dallo stesso numero di visitatori. Nel caso specifico, ci siamo concentrati sui processi di ottimizzazione delle pagine web, sulle tecniche di cross-selling e sull’automatizzazione dei processi. Obiettivo attuale è quello del pricing dinamico: una bella sfida!

 

Un negozio solo online, produttore e distributore di cosmetici, ha beneficiato di un nostro temporary e-commerce manager per aumentare il tasso di conversione di diversi progetti web. A fronte di un investimento sull’acquisizione di utenti di “100€” nel 2014, con le tecniche di Conversion Rate Optimization nel 2015 ha speso “70€”, per di più ottenendo un fatturato e un numero di vendite migliore [i numeri non sono ovviamente reali, ma indicativi di una reale proporzione].

 

Quindi, Yourbiz mi può aiutare con il tasso di conversione?

 

Sì, a patto che soddisfi due condizioni fondamentali perché le tecniche di CRO possano effettivamente portare i risultati desiderati:

 

  • L’e-commerce deve essere operativo al 100%: logistica, prezzi concorrenziali, sistema di supporto pre- e post-vendita, condizioni di vendita.
  • Il sito web deve avere almeno 40.000 visite mensili.

 

Se questo è il tuo caso, non esitare a contattarci per approfondire il nostro servizio di Conversion Rate Optimization. Potremo mostrarti più nel dettaglio statistiche di casi reali, software utilizzati per l’analisi del sito web e l’automatizzazione del marketing, e potrai incontrare professionisti dell’e-commerce a tua disposizione per fare due chiacchiere sul tuo progetto.

 

A presto!