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Scritto da Giorgio Nicoli in SEO
15 febbraio 2018
SEO Estero Copertina

Se sei un’azienda manifatturiera e vuoi espanderti oltreconfine, devi avere sito web multilingua in grado di posizionarsi nelle SERP che ti interessano. Ottimizzazione del codice, contenuti e user experience geolocalizzati sono solo alcuni degli ingredienti della tua SEO all’estero.

 

Fare attività SEO all’estero non significa applicare le stesse attività di ottimizzazione in ogni Paese. Ogni target geografico ha uno specifico approccio al motore di ricerca, diverse modalità di ricerca online, un differente comportamento d’acquisto.

 

Per questo motivo, quando si pianifica una strategia SEO per l’estero bisogna considerare che:

 

  • in alcuni Paesi, Google non è il principale motore di ricerca
  • un prodotto non ha le stesse chances di essere acquistato in ogni luogo
  • le traduzioni letterali spesso non colgono aspetti fondamentali di una lingua straniera.

 

L’unico modo per essere sicuri che la propria strategia SEO funzionerà è affidarne la progettazione e l’implementazione ad una agenzia web con esperienza dei mercati stranieri.

La SEO all’estero non è tutta uguale: il caso di Russia, Cina e Corea del Sud

 

La prima differenza che salta all’occhio è che non tutti i Paesi danno per scontato l’utilizzo di Google. Ci sono 3 Paesi asiatici, in particolare, in cui Google non è il principale motore di ricerca: Russia, Corea del Sud e Cina.

 

  • In Russia, il motore più usato è Yandex. Yandex convoglia circa il 60% di tutte le ricerche in terra russa (fonte: Search Advertising) e, con Yandex.Direct, fornisce anche una piattaforma per la pubblicità a pagamento molto simile a Google AdWords. Se vuoi espandere il tuo business in Russia, devi conoscere il funzionamento di Yandex Search e Direct.
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  • Baidu è il motore di ricerca più utilizzato in Cina, mentre Google è quasi del tutto snobbato, a favore di altri motori. Baidu funziona in modo molto diverso rispetto a Google, si basa su algoritmi di ranking differenti e deve, per altro, sottostare ai ban imposti dalle autorità. Anche per vendere in Cina, è necessaria una conoscenza approfondita del motore di ricerca nazionale.
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  • Infine, la Corea del Sud utilizza soprattutto Naver, un portale che offre vari servizi tra cui un motore di ricerca. Le regole per l’indicizzazione su Naver sono molto rigide, ad esempio il sito deve essere al 100% in lingua coreana. Non solo, ma lo spazio riservato alla ricerca organica è ridotto. Se stai puntando alla Corea del Sud, quindi, l’impresa non sarà delle più semplici.
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Il tuo prodotto è ricercato nel Paese che ti interessa?

 

Per scoprirlo, devi procedere con un’analisi della domanda all’estero: uno strumento interessante per il tuo piano SEO all’estero è Google Global Market Finder. Scopriamo come funziona.

 

Global Market Finder sfrutta i dati relativi a tutte le ricerche digitate sul motore, in tutte le sue lingue. Quando lo interroghi, il tool individua le categorie lessicali che descrivono il tuo prodotto e la keyword corrispondente, e ti restituisce un elenco di Paesi in ordine di importanza: il primo è quello dove il tuo prodotto è maggiormente cercato, e così via.

 

Per ogni Paese dell’elenco, in relazione alla keyword individuata, hai a disposizione diverse informazioni:

 

  • Il numero di ricerche mensili
  • La competitività della keyword
  • Il costo per click relativo agli annunci a pagamento

 

Non solo, ma per ogni nazione ti viene offerta una serie di informazioni relative al profilo economico complessivo (ad esempio, il potere di spesa dei consumatori), alle modalità di fruizione di internet, ai comportamenti di acquisto delle persone e molto altro.

 

 

Le traduzioni dei tuoi contenuti sono fatte a regola d’arte?

 

Abbiamo prima accennato a come, in Corea, è necessario che un sito sia completamente tradotto in lingua coreana affinché si posizioni. L’importanza delle traduzioni non è mai da sottovalutare: la lingua è veicolo di sensi sedimentati e creatrice di nuovi significati. I contenuti vanno geolocalizzati, cioè adattati alla cultura di riferimento.

 

Per una buona strategia SEO all’estero, devi innanzitutto assicurarti che le traduzioni di tutti i contenuti siano state svolte a regola d’arte. Non affidarti mai a traduttori automatici e non accontentarti di traduzioni letterali. La soluzione migliore è ingaggiare un madrelingua, che sappia cogliere tutte le sfumature di significato dell’italiano e tradurle nella sua lingua naturale.

 

 

La user experience è modellata sul target estero di riferimento?

 

Una vincente strategia SEO all’estero, come una di respiro nazionale, vive della soddisfazione degli utenti che fruiscono i contenuti. Se la user experience del tuo target straniero è negativa, il tuo posizionamento ne risente: devi studiare le modalità di navigazione degli utenti del Paese prescelto, per assicurati che il loro processo di acquisto si compia fino in fondo.

 

Cosa devi fare per garantire una buona user experience anche all’estero?

 

Se utilizzi Consumer Barometer, la domanda trova una risposta. Consumer Barometer è uno strumento che descrive le abitudini digitali degli acquirenti di tutto il mondo: impostando la nazione che ti interessa, la lista di dati a tua disposizione è davvero infinita.

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Ad esempio, puoi scoprire:

 

  • Le modalità e la frequenza di utilizzo di internet
  • In quale percentuale gli utenti hanno consapevolezza delle loro competenze digitali
  • I tipi di dispositivi usati per accedere alla rete.

 

Ma soprattutto, Consumer Barometer fa luce sui loro comportamenti d’acquisto:

 

  • Da quale canale vengono a sapere dell’esistenza di un prodotto
  • Come si comportano quando ricercano un prodotto online (quando iniziano la ricerca, quanto tempo le dedicano, perché cercano quel prodotto, quali brand considerano maggiormente, ecc.)
  • Dove concludono i loro acquisti (online, in negozio, per telefono).

 

Questi sono solo alcuni dei dati disponibili: consultando in modo saggio questo strumento, avrai di fronte a te una panoramica sorprendente sulla psicologia di acquisto del tuo target di riferimento, sulla base della quale progettare una user experience in linea.

 

 

Un buon copywriting e una user experience in linea sono sufficienti per la SEO all’estero?

 

No. Gestire un sito multilingua e implementare strategie SEO per l’estero richiede anche altri interventi, di natura più tecnica. Per esempio, devi occuparti del rel=”alternate” e del hreflang=”x”. E che cosa sono, ti starai chiedendo. Te lo spiego subito.

 

Il rel=”alternate” è l’attributo che dà a Google un’indicazione di alternanza: suggerisce, cioè, di mostrare una pagina, piuttosto che un’altra, in base a determinati requisiti, ad esempio la visualizzazione di una pagina in versione mobile piuttosto che in versione desktop. Nei siti multilingua è essenziale per indicare a Google quali sono le versioni del sito per le diverse lingue.

 

hreflang=”x” è un attributo che, se inserito nel codice di ogni pagina del tuo sito web in multilingua, serve a specificare la lingua nella quale vuoi che ciascuna pagina venga indicizzata.

 

Il tuo sito multilingua contiene l’attributo hreflang=”x”?

 

Puoi verificarlo tu stesso, eseguendo questa sequenza di comandi:

 

  1. Apri la Home Page del sito
  2. Digita contemporaneamente Ctrl+U: visualizzerai in un attimo il codice sorgente
  3. Digita Ctrl+F: si aprirà una piccola finestra di ricerca (in alto a destra!), scrivi lì dentro “hreflang” e cerca la sezione di codice che è stata evidenziata in giallo.

 

 

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Non si evidenzia nessuna porzione di codice? Significa che nel codice della pagina non è presente l’attributo. E come dice una famosa canzoncina… ma ‘ndo vai, se l’hreflang non ce l’hai?

 

 

Tutto chiaro? Facile, no?

 

No, probabilmente no. Ma è normale: ottimizzare gli aspetti contenutistici e tecnici del tuo sito in modo da realizzare una vincente strategia SEO all’estero non è una cosa semplice. Gestire un sito multilingua e investire nel suo posizionamento sui motori di ricerca sono attività che solo un’agenzia web specializzata può compiere senza fare danni.

 

Solo rivolgendoti ad un’agenzia con esperienza di web marketing internazionale, avrai la sicurezza di affidare il tuo “commerciale virtuale” ad un partner avveduto: un partner che conosca i mercati esteri, le abitudini dei pubblici stranieri, le tecniche esatte per farti trovare ovunque nel mondo. Yourbiz può essere il tuo partner avveduto.


 

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